Omaggio a Luis Sepúlveda: un’incredibile voce, sospesa tra l’America latina a cui apparteneva e l’Europa dove si era rifugiato, si è spento in aprile a 70 anni in un ospedale di Oviedo Spagna. Il Covid-19 ha ucciso anche lui, l’ultimo dei combattenti.
Esule politico, guerrigliero, ecologista, viaggiatore dal passo ostinato e contrario, esordì con un racconto bollato come pornografia dal preside del suo liceo, a Santiago del Cile. “Era il ’63. “Ci innamorammo tutti della nuova professoressa di storia.” – disse – “La signora Camacho, una pioniera della minigonna. Un compagno di classe mi chiese di scrivere una storia su di lei. Scrissi quindici-diciotto pagine che finirono nelle mani del preside: “Questa è pornografia”, mi disse. Provai a replicare: “Letteratura erotica”. “Pornografia – tagliò corto – ma scritta molto, molto bene”.
Raccontava così Sepúlveda, pescando dal cilindro l’ennesimo saporito aneddoto quando di lui i lettori pensavano di conoscere già tutto: i lineamenti forti da guerriero, un guerriero stanco, gli occhi scuri che si accendevano di passioni, l’odore delle tante sigarette fumate.
Venerdì 13 novembre online sul podcast del Teatro Null https://www.spreaker.com/show/ad-alta-voce_7
si potrà ascoltare o scaricare il file….buon ascolto!
Info 3471103270