Per la rassegna ApritiTuscia del Teatro Null, finanziata dalla Fondazione Carivit e dai Comuni che vi partecipano, ritorna sabato 30 luglio ore 21,15 a Gradoli P.zza Palombini e domenica 31 nell’anfiteatro di Farnese sempre 21,15, “L’inaspettato ispettore” di Gianni Abbate da Gogol. Si tratta di una feroce satira, un’opera di graffiante denuncia della corruzione pubblica. “Ho ambientato l’opera di Gogol” – dice Abbate – “In una non ben identificata cittadina del nord Italia, inizi anni 2000, popolata da personaggi corrotti, speculatori e trafficoni. La vicenda si svolge come una commedia degli equivoci, in cui lo spettatore può seguire i due livelli di svolgimento dell’azione, uno all’insaputa dell’altro, con immancabile divertimento fino al colpo di scena chiarificatore per tutti. Veniamo alla trama. La notizia dell’arrivo di un funzionario dell’amministrazione statale nella cittadina del nord, scatena le paure del sindaco e dei notabili pubblici, avvezzi al malgoverno e alle ruberie perfino all’interno dell’ospedale, per arrivare al disprezzo delle sentenze e alla violazione della corrispondenza. Nel tentativo di fornire un’immagine morale e onesta della propria condotta, mettono in atto un meccanismo di protezione e di sostegno, anche economico, nei confronti di un giovane di passaggio alloggiato nell’albergo stellato della cittadina, che ritengono sia il temuto ispettore, al quale il sindaco concederà anche la mano della figlia. Lo squattrinato, un po’ per disorientamento e un po’ per opportunismo, accetta i presunti prestiti che i funzionari gli elargiscono con l’intento di acquisirne la benevolenza e nel contempo per renderlo ricattabile. Sulla corrotta classe dirigente ha la meglio il giovane impostore che, intuendo di non poter arraffare di più, si dilegua truffando così i truffatori. Colpo di scena finale, l’arrivo del vero ispettore generale che darà il colpo di grazia alla banda dei disonesti”. Nella riscrittura di Abbate, lo sguardo satirico di Gogol viene accentuato in una visione ancor più parodistica, dove i personaggi caricaturali, con accento tipico del nord, vorticano intorno a questo falso ispettore dalla colorita parlata in dialetto romanesco. La vicenda dovrebbe essere drammatica, ma diviene decisamente comica. Prendono parte: Gianni Abbate, Ennio Cuccuini, Alessandra Cappuccini, Gabriele Ludovici e Simonetta Scozzese, tecnico suono luci Tommaso Abbate, la regia è di Gianni Abbate. Info: 3471103270 – iportidellateverina.it